Le infinite virtù del caffè
23 Novembre 2007Il caffè è sicuramente una delle bevande più consumate al mondo, verso il quale, negli anni scorsi, si sono spesso scatenate ingiuste considerazioni riguardanti la possibile tossicità indotta dal suo eccessivo utilizzo.
Nelle pagine di questo portale si è già affrontata la questione, e sono stati documentati i benefici di una moderata assunzione di caffè, in particolare sulla riduzione dell’incidenza di cancro al fegato; questi studi trovano oggi sempre nuove conferme nella letteratura scientifica internazionale. Una nota pubblicata sull’ Agenzia Italiana del Farmaco (Bif XIV, N. 4, 2007; 181-183) riporta un minor rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer associato al consumo di caffeina. Il caffè è una delle principali fonti di caffeina: una tazza ne contiene circa 85 mg, quasi il doppio della caffeina contenuta nel tè. La ragione per cui la caffeina è stata associata anche al miglioramento delle funzioni cognitive (memoria, apprendimento, stato d’animo, ecc.) risiederebbe nella stimolazione di alcuni neuroni protettivi contro la neurotossicità indotta da sostanze amiloidi, precursori del declino cognitivo. Si ricorda che oltre alla caffeina, il caffè contiene moltissimi altri elementi, come magnesio e polifenoli, che svolgono un’azione antiossidante nel plasma, e proteggono i neuroni dai danni ossidativi indotti dai radicali liberi.
Questa nota trova conferma in Letteratura; un articolo pubblicato su Neurology (Neur 2007; 69: 536-545) e condotto dall’Università di Bordeaux, ha studiato l’associazione tra consumo di caffeina, declino cognitivo ed incidenza di demenza in un gruppo di soggetti con oltre 65 anni. Oltre 4000 donne e quasi 3000 uomini sono stati seguiti per circa 4 anni; l’effetto protettivo della caffeina è stato osservato soprattutto sul rallentamento del declino cognitivo, in particolare in donne con oltre 65 anni che consumavano almeno 3 tazze di caffè al giorno.
Questi dati rafforzano le proprietà nutrizionali del caffè; un moderato consumo quotidiano, da 2 a 4 tazzine al giorno, non deve più essere solo un piacere, ma diventa quasi un esercizio preventivo da raccomandare.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup