Cioccolato: pochi dubbi, molte certezze

9 Gennaio 2008 By Paolo Palmas
Il cioccolato, la sostanza probabilmente più desiderata al mondo, negli ultimi anni è stato oggetto di numerosi studi ed approfondimenti, che ne hanno documentato le innate proprietà antiossidanti. I flavonoidi presenti nella pianta del cacao eserciterebbero, infatti, un’azione protettiva soprattutto a livello cardiovascolare, aumentando il rilassamento delle pareti dei vasi sanguigni e migliorandone la funzionalità dell’epitelio di rivestimento. Il principale componente responsabile di questo effetto benefico sulla salute dei vasi sanguigni è l’epicatechina, una molecola ad attività antiossidante reperibile anche in altri composti, come il vino, il the verde, alcuni frutti e molte verdure.
L’epicatechina è un pigmento vegetale idrosolubile, appartenente alla famiglia dei flavonoidi, presente nel cacao grezzo, che tende però ad essere eliminata con la lavorazione industriale; inoltre le sue proprietà si riducono notevolmente se il cacao viene utilizzato in combinazione con latte e zucchero. Come dire, bene il cacao, ma soltanto quello amaro e fondente.
Una ricerca della Harvard Medical School per anni ha seguito una particolare popolazione di Panama che fa largo uso di cacao grezzo, osservando che l’incidenza delle malattie degenerative che di più colpiscono il genere umano (malattie cardiovascolari, cancro e diabete) era presente in meno del 10% degli individui. I ricercatori a capo del progetto di ricerca sono convinti che il merito di questa bassa incidenza sia da attribuire all’epicatechina, che dovrebbe quindi essere equiparata ad una vera e propria vitamina.
Anche in altri studi è stata documentata l’azione migliorativa sull’attività cardiovascolare; in uno di questi, si è valutata la funzionalità dei tessuti epiteliali dei vasi sanguigni su un gruppo di uomini sani, rispetto all’assunzione di tre tipi di bevande, una placebo, una arricchita di epicatechina ed una a base di cioccolato. Il miglioramento della funzionalità epiteliale dei vasi indagati è stato osservato in occasione dell’assunzione della bibita arricchita di epicatechina e di quella a base di cioccolato, mentre non si è verificato in occasione del consumo della bevanda placebo.
In contrasto con queste notizie positive sul cacao, in un articolo pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition si segnala la possibile compromissione della densità e della robustezza dell’osso nelle donne anziane, forti consumatrici di cioccolato. In realtà nello studio non si evince quale tipo di cioccolato determini queste risposte; noi di Nutrifood riteniamo che questo effetto possa essere determinato dall’utilizzo di cioccolato arricchito e lavorato con latte e zucchero. E’ infatti noto in Letteratura che le proteine del latte e l’alto consumo di zuccheri raffinati favoriscono l’acidosi metabolica, la quale sicuramente induce decalcificazione e perdita di matrice ossea.
Amaro e fondente dunque…e la salute ringrazia.
Staff Nutrifood