I principi fondamentali del Pilates
24 Gennaio 2008Il metodo Pilates, una disciplina concepita per sviluppare la flessibilità muscolare, migliora la capacità cardiaca e respiratoria, la postura e ottimizza le capacità metaboliche dell’individuo che la pratica. Ecco alcuni dei principi fondamentali su cui si basa.
CONCENTRAZIONE:
la ginnastica pilates si esegue con la massima attenzione e concentrazione negli esercizi. Più alto è il grado d’impegno mentale e di coscienza del movimento meglio si integreranno il resto dei principi nell’esecuzione tecnica. Poter rivolgere tutti i sensi ed aprire la mente verso l’esercizio fisico è il primo obbiettivo da raggiungere ed è requisito indispensabile per l’avverarsi del resto dei principi.
CONTROLLO:
la maggior parte del carico del lavoro proveniente dall’applicare o aggiungere la forza di gravità agli esercizi. Il carico è poi generalmente più elevato quando l’esecuzione è lenta e controllata. Per questi motivi nel Pilates si eseguono la maggior parte dei movimenti in modo lento e controllato. Joseph Pilates (ideatore del metodo pilates) chiamava il suo metodo Contrology, e questo fa capire quanto importante sia questo principio.
RESPIRAZIONE:
il lavoro della respirazione è di profonda importanza per il metodo. Controllare la respirazione serve ad agevolare ed aumentare la difficoltà degli esercizi. Esistono diverse possibilità respiratorie per lo stesso esercizio. Respirazione facilitata, che aiuta a raggiungere il traguardo tecnico o movimento, in linea di massima con la respirazione facilitata di espira nello sforzo, quando si attiva il movimento. Spesso si accompagna l’atto della respirazione con la contrazione volontaria dei muscoli del pavimento pelvico. Evitare blocchi respiratori, questo è un altro obbiettivo fondamentale collegato con gli obbiettivi posturali. Mentre la Respirazione alternativa viene proposta a livelli avanzati, dove il movimento non è mai bloccato e anzi ad ogni movimento corrisponde un atto respiratorio.
CENTRALIZZAZIONE:
tutti gli esercizi di Pilates partono dal centro. Si parla della zona sacro-pelvico-lombare e di tutte le articolazioni e muscoli coinvolti, questo centro venne battezzano da Pilates “The Power House”.Tanti concetti, esercizi e traguardi nel Pilates sono riferiti a questo principio. Lo “scoop” addominale è uno dei concetti della centralizzazione e del controllo della Power House, e consiste nella contrazione volontaria e mantenuta del muscolo trasverso dell’addome. Portare “l’ombelico verso la colonna” appiattisce il ventre e crea una tensione stabilizzatrice in tutta la zona. Questo lavoro viene facilitato spesso dalla respirazione, in questo modo il centro sacro-pelvico-lombare rimane stabile ed è da li che si svilupperanno tutti i movimenti degli esercizi.
PRECISIONE:
la tecnica di esecuzione deve essere precisa e rispettare il codice di esercizi, la progressione in intensità, le fasi. Il gesto e il movimento deve essere eseguito in modo eccellente sia nell’esecuzione che nella sua verbalizzazione e descrizione. Essere precisi significa anche rispettare la specificità dell’obbiettivo, significa allenare i muscoli e i singoli segmenti corporali per i quali è stato concepito.
FLUIDITA’:
questa non è facilmente raggiungibile volendo applicare tutti i principi in uno stesso gesto. E’ però più facile rendere fluido un movimento lento che uno veloce. Per questo nei gruppi di persone con minore preparazione, il movimento diventa più lento, in modo da non compromettere la precisione del gesto, la centralizzazione, il suo controllo. Poi man mano il gesto diventa più veloce e fluido, ma sempre mantenendo tutti gli altri principi di controllo. Il corpo sarà sempre più armonioso così come lo saranno i propri movimenti.
ISOLAMENTO:
è la capacità di fare lavorare solo i muscoli necessari per l’esecuzione del movimento in questione. Il metodo Pilates pretende la maggiore economia dello sforzo; come raggiungere il traguardo motorio con il minore numero di muscoli coinvolti. Ossia si attiva il movimento esclusivamente con i muscoli interessati e in contrazione ottimale.
ROUTINE:
ossi l’importanza della frequenza degli allenamenti, soltanto con le giuste ripetizioni e aumento degli stimoli riusciremmo ad adattare il corpo.