Sogno e visione
29 Gennaio 2008“Mira alla luna, anche se mancherai il bersaglio, finirai pur sempre in mezzo alle stelle” (Lee Brown)
Nell’ambito di un processo di coaching il coach sfida il cliente a manifestare la propria visione, ovvero a dichiarare quella che, per lui o lei, rappresenta la situazione ideale, un progetto ambizioso, il desiderio nel cassetto.
Tale visione dovrà essere realmente sfidante per la persona, ovvero non dovrà essere scontata, cioè facilmente prevedibile nel normale sviluppo degli eventi, ma qualcosa di realmente ambizioso, e, per questo decisamente più desiderabile.
In questo senso, però, è importante distinguere tra sogno e visione, perché facilmente si potrebbe andare incontro a fraintendimenti. Il sogno, come dice la parola stessa, è qualcosa che nasce e resta solo nella nostra immaginazione, qualcosa di meraviglioso e irraggiungibile. Proprio per questo il sogno spesso non è neppure dichiarato agli altri, perché giudicato infantile o ridicolo.
In questo senso, il sogno è qualcosa per cui non siamo disposti a pagare il costo necessario per la sua realizzazione, inteso come sforzi, fatica, sacrifici. Al sogno, dunque, non segue un’azione o un ciclo di azioni necessarie a raggiungerlo, o, comunque, a porre le basi per metterlo in atto, e, conseguentemente, non vi è alcun beneficio nella vita reale. In conclusione, il sogno non sfida la nostra capacità di azione, perché non entra nella vita reale (esempio: mi piacerebbe diventare la più grande attrice vivente, ma non ho nessuna intenzione di iscrivermi a una scuola di teatro, né di studiare cinema, né di andare a bussare a decine di porte per fare provini). Il sogno, insomma, è una coccola della nostra immaginazione, ma può anche diventare una scusa o un rifugio per non impegnarsi nella vita reale (tipo: io non dovrei fare questo, ma quell’altro, ma nessuno me ne dà la possibilità o vede quanto sono bravo).
La visione invece è un sogno messo in atto, è cioè quel sogno per il quale siamo disposti a pagare i costi richiesti per la sua realizzazione. Nella visione, cioè, vengono compiute una serie di azioni, e, conseguentemente, si persegue il beneficio desiderato (che, ovviamente, perché la visione sia motivante, deve essere superiore ai costi).
Per questo è importante capire che valenza ha per noi il sogno, e, nel caso sia ciò che realmente desideriamo, è importante farlo diventare una vera e propria visione.
Il coach aiuta la persona in questo percorso alla scoperta dei propri desideri e della propria capacità di perseguirli, e la motiva a definire e a dichiarare quale sia la sua visione, per stabilire, conseguentemente, un piano di azioni ottimale per raggiungerla.
Sara Barbero, consulente Nutrifood e personal coach.