Gravidanza più sicura con il pesce azzurro

4 Febbraio 2008 By Paolo Palmas
Da tempo è stato documentato il ruolo degli acidi grassi polinsaturi nel favorire lo sviluppo neurologico dell’embrione in crescita. Un interessante studio pubblicato dall’American College of Obstetricians and Gynecologist (Obstet Gynecol 2003; 101: 469-79) riporta i benefici ottenuti in termini di durata gestazionale e di crescita intrauterina del feto, in donne sottoposte alla supplementazione di DHA (acido docosaesaenoico), un grasso polinsaturo omega-3 a catena lunga.
Allo studio hanno partecipato circa 300 donne, sia sane, sia con storia pregressa di nascita pretermine. Le pazienti sono state divise in due gruppi: il primo gruppo ha ricevuto 12 uova settimanali arricchite in DHA (circa 133 mg per uovo), il secondo gruppo (placebo) ha consumato 12 uova normali senza supplementazione (in cui si trovano, mediamente, 33 mg di DHA per uovo). Le pazienti sono state arruolate tra la 24esima e la 28esima settimana di gestazione, e fino al momento del parto hanno consumato DHA. Dopo la verifica dei fattori di rischio, come il fumo, l’indice di massa corporea e la presenza di precedenti gravidanze, si è documentato l’aumento dell’epoca gestazionale nel gruppo di donne a maggior consumo di DHA, rispetto al placebo, di oltre 6 giorni; inoltre, si è assistito ad una crescita intrauterina più marcata, dimostrata da un incremento del peso alla nascita di oltre 100 grammi rispetto al gruppo di controllo.
Questi risultati trovano conferma in altri lavori scientifici; il periodo gestazionale, per esempio, si è riscontrato allungato in donne abitanti nelle isole Faroe, in cui si fa largo uso di pesce azzurro nella dieta ( naturalmente ricco in acido docosaesaenoico), rispetto alle donne danesi, minor consumatrici di DHA.
Le evidenze scientifiche dimostrano che una supplementazione di soli 100 mg al giorno di DHA, in donne che consumano una bassa quantità di acido docosaesaenoico, è sufficiente ad aumentare la durata della gestazione ed il peso alla nascita.
Anche se in commercio esistono validissimi preparati a base di DHA, utili nell’integrazione in gravidanza di acidi grassi polinsaturi, la prima strada da intraprendere è aumentare il consumo di pesce azzurro, che rappresenta inoltre la tipologia di pesce a minor carico di metalli pesanti, su tutti il mercurio, spesso presente invece ad alte dosi in pesci di grossa taglia, come il pesce spada ed il tonno, generalmente molto consumati.
In questi casi, per esempio, un Mineralogramma eseguito nella donna in gravidanza, può fornire utili informazioni sulla possibile presenza di metalli tossici e su eventuali squilibri tra gli oligoelementi.
Staff Nutrifood