Protezione cardiaca con i frutti di bosco

6 Marzo 2008 By Paolo Palmas
E’ noto ormai da tempo il ruolo protettivo di alcuni polifenoli sull’attività cardiaca e della loro importanza nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari; il vino rosso, se consumato a dosi moderate e in forma costante, è una buona fonte di antociani ( pigmenti rossi estratti dalla buccia e dai vinaccioli dell’uva in fermentazione), che migliorano le prestazioni cardiache e diminuiscono alcuni fattori di rischio coronario.
Una ricerca pubblicata sull’ American Journal of Clinical Nutrition consolida questo dato, evidenziando una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari con il consumo di frutti di bosco, valutato stimando la loro influenza sulla funzionalità emostatica, sui grassi ematici e sulla pressione sanguigna. Un gruppo di 72 persone di mezza età, a moderato rischio cardiovascolare, non sottoposto a trattamenti farmacologici, è stato seguito per 8 settimane attraverso la supplementazione di frutti di bosco nella dieta, rispetto ad un gruppo di controllo; nei soggetti che consumavano frutti di bosco si è rilevata una significativa riduzione dei valori di pressione sistolica, soprattutto in coloro nei quali inizialmente era più alta, e un considerevole aumento del colesterolo buono HDL, rispetto al totale, rimasto invariato. Inoltre si è osservata, rispetto al gruppo di controllo, una marcata riduzione dell’attività di aggregazione piastrinica, uno dei fattori prognostici più sfavorevoli nell’evoluzione della placca di aterosclerosi. I risultati ottenuti inducono gli Autori a ritenere che un regolare consumo di frutti di bosco può svolgere un ruolo importante nella prevenzioni dei disturbi cardiovascolari.
Per mantenere lo stato di salute ed abbassare il rischio di malattia è necessario preservare il corretto funzionamento della biochimica cellulare; l’introduzione di fattori ad attività antiossidante con la dieta (o attraverso un’adeguata supplementazione) rappresenta uno degli aspetti nutrizionali più importanti che l’individuo dovrebbe sviluppare.
Paolo Palmas, responsabile Nutrifood.