Cuore sotto pressione con l’eccesso di sale
4 Agosto 2008Il ruolo del sale come possibile fattore di rischio cardiovascolare, benché ancora oggetto di discussione, è sostenuto in diversi studi scientifici. La stesse linee guida dell’OMS indicano come limite da non superare il consumo di circa 6 grammi al giorno di sale, ma le stime riferiscono un consumo di ben 10 volte superiore.
Un recente studio inglese ( Hypertension 2008 Jun; 51(6): 1525-30) ha valutato l’effetto del consumo di sale sull’apparato cardiovascolare in 16 maschi sani; ad alcuni di questi soggetti è stato somministrato per 5 giorni un carico di sale in tavolette, equivalente a 200 mmol/dl (circa 12 grammi al giorno), ad altri una soluzione placebo. I partecipanti allo studio sottoposti a carico salino hanno evidenziato, rispetto al gruppo di controllo, una ridotta funzionalità endoteliale, una minor efficienza della funzionalità ventricolare sinistra ed un incremento della pressione arteriosa di circa il 4%. Nonostante il basso numero di soggetti indagati costituisca un limite oggettivo al lavoro, i dati dimostrano inconfutabilmente che l’eccesso di sale può agire sfavorevolmente sulla funzionalità cardiovascolare di soggetti sani.
E’ necessario quindi porre estrema attenzione alle abitudini alimentari, limitando non solo l’introduzione del sale da cucina (che partecipa in misura del 30% circa del totale giornaliero), ma soprattutto di molti prodotti che in forma più o meno celata sono ricchi di sale. Tra questi ricordiamo in particolare i formaggi, i salumi, i dadi da brodo, le salse di ogni tipo, le carni conservate, il pane, le focacce, la pizza e molti altri prodotti da forno anche dolciari, come biscotti, torte e cereali. E’ dunque molto importante leggere bene le etichette dei prodotti acquistati, valutando la quantità di sale non soltanto per 100 grammi, ma anche per porzione, poiché di pane o di pizza, per esempio, è facile consumarne quantità maggiori.
Particolare precauzioni dovrebbero essere riservate in ambito pediatrico; ai bambini è bene insegnare a consumare i pasti senza troppo sale e zucchero, per scongiurare da adulti problemi di sovrappeso, ipertensione e iperglicemia. I cibi possono essere molto gustosi anche utilizzando in cucina spezie ed erbe di vario genere, al posto di sale e grassi.
Un cenno a parte merita l’acqua minerale; gli spot a favore di acque a basso tenore di sodio si moltiplicano senza pudore. La realtà è che il quantitativo di sodio presente in una bottiglia di acqua minerale, per quanto elevato, incide in maniera insignificante sul quantitativo di sodio giornaliero. Nutrifood ritiene buona norma il consumo di acque minerali in bottiglia, la cui qualità dovrebbe però rispettare altri criteri come il residuo fisso, il ph e l’altezza della sorgente, invece che il contenuto in sodio per litro.
Staff Nutrifood.