La curcumina contro il cancro
9 Dicembre 2008La curcumina è uno dei componenti biologicamente attivi della curcuma, una pianta a cui fa capo anche lo zenzero. Ad essa vengono attribuite numerose proprietà, tra le quali spiccano quelle antibatteriche, antinfiammatorie ed antitumorali. Fin dagli anni ’80, con l’utilizzo della curcumina fu osservata una decisa riduzione della produzione di TNF alfa, un fattore di crescita in grado di stimolare la proliferazione e la replicazione delle cellule tumorali. Secondo alcuni ricercatori la curcumina, oltre che potente anticancro, ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti ben superiori, per esempio, a quelle della vitamina E.
Diversi studi epidemiologici dimostrano che in paesi in cui la curcuma è utilizzata con regolarità l’incidenza di alcuni tumori è ridotta; in particolare alcune forme di leucemia infantile sembrerebbero ostacolate dall’azione protettiva esercitata sul DNA dalla curcumina, la quale ostacolerebbe l’azione tossica di sostanze chimiche ambientali. Anche sul cancro del colon si è osservato l’effetto positivo esercitato dalla curcumina, la quale è in grado di ostacolare l’azione di un ormone (neurotensina) in grado di stimolare la produzione di proteine coinvolte nella metastatizzazione delle cellule tumorali.
Un’interessante teoria pubblicata dal Dr. Kremer nel mese di settembre dello scorso anno, ipotizzerebbe, per la genesi tumorale, un disturbo energetico nell’assorbimento di fotoni a livello cellulare, da cui deriverebbe un deficit nella produzione di ATP (il carburante con cui funzionano le cellule); in questo senso la curcumina sarebbe in grado di riparare il circuito fotonico danneggiato, normalizzando così la produzione di energia cellulare.
Un cucchiaino al giorno di polvere di curcuma può dunque svolgere importanti azioni preventive; si può aggiungere a qualche pietanza o utilizzarla per preparare salse gustose. E’ bene ricordare che la sua assunzione con un grasso, olio extravergine di oliva o burro chiarificato ghee, per esempio, favorisce l’assorbimento intestinale dei componenti attivi, ed è quindi da preferire.
Staff Nutrifood