Relazioni tra frumento integrale e adiposità

11 Febbraio 2009 By Paolo Palmas

E’ ormai largamente diffusa l’informazione secondo cui il consumo di alimenti integrali, ritenuti da molti nutrizionalmente più completi, sia da preferire rispetto a quello dei cibi raffinati su scala industriale. Pur ritenendo valido il concetto di fondo, Nutrifood sostiene da tempo l’importanza di una condotta alimentare che sia individuale, flessibile ed altamente specifica per ogni singola persona. In questo senso non è insolito incontrare nella pratica clinica soggetti che patiscono oltremodo il consumo di alcuni cibi, anche se considerati “preferibili” da molti addetti ai lavori.

Un recente studio pubblicato sull’ European Journal of Clinical Nutrition mette in relazione il consumo di frumento integrale con il moderato incremento dei parametri ponderali. Nel lavoro, di matrice britannica, si sono osservati 2064 adulti, di età compresa tra 16 e 64 anni, suddivisi in due gruppi, e monitorati nei bienni 1986-87 e 2000-01. Il consumo del grano integrale è stato associato con alcuni parametri utilizzati per valutare il peso corporeo, tra cui il BMI (Indice di Massa Corporea) e la circonferenza vita (WC). Durante lo studio gli indici antropometrici sono stati esaminati in uomini e donne separatamente, prima e dopo l’aggiustamento per età, classe sociale, regione, stagione e stile di vita. I risultati permettono di concludere che il consumo di frumento integrale può determinare un aumento dell’adiposità individuale.

E’ bene ricordare che in molti soggetti, soprattutto con alterazioni del transito intestinale, il consumo di crusca di frumento non costituisce una sana abitudine; ci riferiamo in particolare alle diverse persone che lamentano uno stato infiammatorio del colon, dovuto a scorrette abitudini alimentari o alla presenza di intolleranze specifiche, che dopo l’assunzione di alimenti a base di grano integrale avvertono periodi più o meno prolungati di gonfiore addominale. L’eccesso di fibre non solubili, inoltre, può compromettere l’assorbimento intestinale di molti fattori nutritivi, tra cui vitamine e minerali importanti per la salute, anche in soggetti costituzionalmente sani.

Come già ampiamente sostenuto, la variabilità biologica di ogni individuo impone l’applicazione di un programma di prevenzione nutrizionale assolutamente specifico; in questo contesto possono integrarsi nella giusta misura le numerose informazioni che ci vengono fornite dalla ricerca scientifica.

Staff Nutrifood