Virus A H1N1: potenziamo le difese
3 Maggio 2009Il prestigioso quotidiano britannico “The Indipendent” lancia l’allarme: entro qualche mese, in assenza di efficaci interventi preventivi, metà della popolazione mondiale potrà incontrare il famigerato virus A H1N1, anche se, precisa, il tasso di mortalità dovrebbe comunque rimanere basso.
In quest’ottica diventa fondamentale attuare programmi di potenziamento immunitario (peraltro auspicabili anche in assenza di eventi specifici!) tali da permettere ad ogni persona di raggiungere il massimo grado di protezione individuale. Certamente la dieta e la supplementazione nutrizionale rivestono un ruolo decisivo, giustificando l’importanza di una seduta di counseling nutrizionale..
Da tempo è noto in Letteratura che in presenza di deficit nutrizionali, non solo si è maggiormente esposti alle aggressioni di agenti patogeni (virus, batteri, funghi, radicali tossici, ecc.), ma è anche possibile assistere all’aumento della virulenza di ceppi mutati e trasformati. E’ il caso del virus influenzale in questione, di nuovo tipo, un ibrido in cui convergono ceppi umani, suini e aviari, verso il quale i livelli immunitari attuali sono pressoché inesistenti.
Le principali strategie di prevenzione nutrizionale, in primo luogo, dovrebbero mirare a raggiungere (e mantenere) l’eubiosi intestinale, evitando fermentazioni anomale, sia in senso fermentativo che putrefattivo. Si ricorda che nell’adulto, gran parte delle cellule immunitarie hanno origine da strutture linfatiche intestinali; un’alimentazione scorretta o inadeguata per quantità e/o qualità, può senza dubbio aumentare lo stato infiammatorio di quest’organo, e comprometterne quindi la naturale produzione di cellule di difesa. Anche la valutazione ed il recupero di eventuali intolleranze alimentari permette di migliorare le capacità di risposta di ogni singolo individuo.
La condotta alimentare dovrebbe prevedere un adeguato consumo di vegetali crudi, avendo cura di comporre la porzione con almeno 3-4 varietà stagionali differenti, in modo da permettere l’introduzione di elementi nutrizionali differenti. Nella scelta dei cibi è utile preferire quelli maggiormente ricchi di vitamina C naturale (agrumi, kiwi, fragole, pomodori, peperoni), di selenio e di zinco, minerali che intervengono in numerose reazioni enzimatiche e costituiscono elementi ad alta potenzialità antiossidante, modulando molte risposte immunitarie; per questa loro funzione è opportuna l’eventuale supplementazione integrativa.
Utile ribadire l’importanza di un’adeguata attività fisica aerobica, che permette il miglioramento di svariate funzioni cellulari, anche dal punto di vista immunitario.
Staff Nutrifood