Il segreto della longevità

23 Agosto 2009 By Paolo Palmas

Il tema della longevità, certamente legato a stili di vita salutari e ad abitudini nutrizionali particolarmente efficaci nel contrastare l’invecchiamento cellulare, è già stato affrontato da Nutrigroup in altri articoli. In questo contesto si colloca la teoria dei radicali liberi (ROS, specie reattive dell’ossigeno), secondo la quale, fin dal 1956, venne ipotizzato un legame tra velocità del metabolismo e invecchiamento (Denham Harman). Secondo questa relazione il normale consumo di ossigeno da parte delle cellule determina inevitabilmente la produzione di radicali in grado di danneggiare strutture vitali dell’individuo (DNA, proteine, lipidi); più elevata è la velocità metabolica (metabolic rate), maggiore è la probabilità di produrre radicali tossici. Questa ipotesi, poi aggiornata come “teoria dello stress ossidativo”, prevede da parte dell’organismo la capacità di attivare meccanismi in grado di rimuovere e/o riparare le strutture danneggiate dai ROS.

Gli studi sui Centenari hanno sinora dimostrato un minor consumo di ossigeno e un corredo di mitocondri (organuli in cui avviene la respirazione cellulare) in grado di produrre più energia e meno radicali tossici, rispetto agli individui meno longevi. Attuare un regime nutrizionale in grado di limitare l’infiammazione cellulare, permettendo quindi alle singole cellule di svolgere le loro funzioni senza ostacoli, costituisce secondo noi la strada migliore per raggiungere il benessere. In questo modo verrebbe inoltre ostacolata l’espressione genica di elementi a carattere pro-infiammatorio (prostaglandine, trombossani, leucotrieni, ecc.). Le più moderne teorie nutrizionali mirano a modificare, dal punto di vista biologico, l’espressione cellulare di enzimi in grado, altrimenti, di aumentare gli stimoli infiammatori. Riuscire ad attivare con la dieta e con la supplementazione individuale questi meccanismi di protezione significa aumentare le possibilità di benessere e longevità.

Staff Nutrifood.