Ridurre il peso per salvare il cuore
28 Febbraio 2010Il sovrappeso e l’obesità rappresentano, insieme a fumo, diabete, dislipidemia severa, sedentarietà ed ipertensione, una delle principali cause delle malattie cardiovascolari.
Un recente studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology ha evidenziato i benefici riscontrati a livello cardiovascolare, sia in termini di struttura che di funzionalità, conseguenti al calo ponderale ottenuto dopo programmazione di una dieta ipocalorica. Nei 47 soggetti obesi (indice di massa corporea oltre 35) che hanno completato lo studio, uomini e donne di età compresa tra 36 e 56 anni, la perdita di peso è risultata massima dopo 6 mesi, riducendosi progressivamente dopo 2 anni. Al termine dell’osservazione, l’ecografia del ventricolo sinistro, l’analisi dello spessore dell’intima carotidea e della funzionalità sistolica e diastolica del cuore hanno dimostrato significativi miglioramenti rispetto alle condizioni iniziali.
Anche se gli effetti positivi del calo ponderale sembrano indipendenti dalla composizione dei macronutrienti della dieta, è bene sottolineare che il lavoro è stato condotto su soggetti francamente obesi, in cui la restrizione calorica ha evidentemente prodotto un risultato. In questo senso è corretto rimarcare, a nostro avviso, l’importanza della composizione della dieta, che dovrebbe essere limitata in carboidrati ad alto indice glicemico, comprendere un’adeguata dose di proteine e selezionata nell’apporto di grassi, con drastica limitazione delle margarine e dei grassi industriali, che rappresentano oggi il vero pericolo per la salute.
Staff Nutrifood.