Olio di oliva in soccorso del cuore

25 Aprile 2010 By Paolo Palmas
In tutto il mondo sono note le proprietà benefiche dell’olio di oliva, cardine essenziale della “vera” dieta mediterranea, nata nell’isola greca di Creta, e caratterizzata dall’alto consumo di pesce, frutta, verdura e, appunto, olio extravergine di oliva.
Nutrifood ha già documentato le grandi proprietà dell’olio di oliva, anche in termini di prevenzione tumorale, soprattutto verso alcuni tipi di cancro, come quello del colon, della mammella e della prostata, dovute alla presenza di sostanze fenoliche (come l’idrossitirosolo) in grado letteralmente di “ripulire” le cellule da sostanze mutagene che potrebbero favorire l’evoluzione neoplastica.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Bmc Genomics (Bmc Genomics 2010, 11:253) documenta la già nota attività preventiva dei composti fenolici presenti nell’olio extravergine di oliva sulla prevenzione e la cura anche dei problemi cardiovascolari, attraverso la repressione di geni coinvolti nel processo infiammatorio cellulare. Il gruppo di ricerca ha studiato gli effetti di una colazione comprendente olio di oliva su 20 soggetti affetti da sindrome metabolica, come noto associata ad un più alto rischio di malattie cardiovascolari; i partecipanti allo studio, suddivisi in 2 gruppi, hanno consumato per alcune settimane una colazione comprendente anche olio di oliva, uno (vergine o extravergine) a maggior contenuto di fenoli (398 ppm), l’altro (olio di oliva raffinato) a basso contenuto (70 ppm). Tutti i soggetti hanno seguito, nel periodo di controllo, lo stesso regime alimentare, a basso contenuto di grassi e ricco in carboidrati.
Al termine dell’osservazione è stata valutata l’espressione dei geni su campioni di dna prelevati dai soggetti aderenti al test, ed è risultato che nei soggetti che avevano consumato una colazione a base di olio extravergine di oliva a più alto contenuto fenolico molti geni coinvolti nei processi infiammatori cellulari erano spenti. Secondo gli autori questi dati suggeriscono una possibile spiegazione molecolare alla ridotta incidenza di malattie cardiovascolari osservata nei paesi del Mediterraneo.
Staff Nutrifood.