Cavoli e broccoli, alleati preziosi per la salute
2 Marzo 2011Il termine “cavolo” comprende circa 150 varietà di ortaggi, tipicamente invernali, appartenenti alla famiglia delle Cruciferae; progenitore dell’intera stirpe è il cavolo selvatico, ampiamente utilizzato nella cucina popolare del Mediterraneo. Le specie selezionate nei secoli, e quindi più conosciute, sono anche quelle più appetibili: cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolo rosso, cavolfiore, broccolo, cavolini di Bruxelles, cavolo rapa.
Numerose ricerche contribuiscono ad inquadrare i cavoli tra gli alimenti a più alto valore nutrizionale; ricchi di vitamine e sali minerali, aiutano a combattere anemia ed affaticamento. L’elevato contenuto di calcio è molto utile nella fase dell’accrescimento e la presenza di potassio aiuta a regolare i livelli della pressione arteriosa. Da non sottovalutare l’apporto di vitamina C, presente, a parità di peso, in quantità simili a quella contenuta nei più conosciuti agrumi. Ma la vera forza di questi ortaggi sta nelle proprietà antiossidanti, capaci di combattere i radicali tossici e prevenire quindi l’invecchiamento cellulare. Una precauzione nel libero utilizzo per i soggetti affetti da colite di vario genere, accompagnata da gonfiore e tensione addominale, in quanto i cavoli potrebbero sostenere fenomeni di tipo fermentativo.
Per beneficiare in pieno delle virtù appena descritte, il consumo corretto deve iniziare dall’acquisto. Tutte le specie devono essere pesanti, compatte e prive di macchie, con foglie turgide ed eventuali infiorescenze ancora chiuse e serrate. Per assimilare al meglio i nutrienti e aumentarne la digeribilità, questi ortaggi si possono consumare crudi, magari come antipasto: in carpaccio, in insalata o in pinzimonio. Tra i sistemi di cottura, quello più indicato è certamente il vapore, che meglio preserva vitamine e sali, e che dovrebbe comunque essere breve.
Unica raccomandazione per coloro che stanno seguendo regimi orientati al calo ponderale: l’elevato contenuto di calcio presente nei cavoli, rallentando l’attività della tiroide, potrebbe contestualmente rallentare alcuni processi ossidativi.
Staff Nutrigroup.