Enzimi in soccorso della digestione

11 Settembre 2011 By Paolo Palmas

Riportiamo l’articolo integrale pubblicato sul numero di settembre 2011 del mensile "Come Stai", redatto dal nostro Staff, inerente i supplementi nutrizionali per la digestione.

Gli enzimi digestivi sono sostanze proteiche che vengono rilasciate nel canale alimentare per espletare le reazioni biologiche della digestione, che inizia già a partire dalla masticazione.

Esistono in commercio supplementi alimentari a base di enzimi digestivi che possono essere assunti qualora la fase digestiva sia rallentata o compromessa; lo scopo è ottenere una maggiore efficienza nella digestione e un conseguente miglioramento generale delle condizioni dell’organismo.

Gli enzimi digestivi sono spesso prodotti a partire da maltodestrine fermentate, a loro volta ottenute da ceppi fungini non tossici (di solito si utilizza l’Aspergillus Niger), i quali vengono completamente rimossi al termine del processo di fermentazione. Le maltodestrine sottoposte a fermentazione fungina contengono naturalmente un insieme di enzimi che possono sostenere le fisiologiche funzioni digestive. Gli enzimi alimentari vengono attivati naturalmente dal calore già durante la masticazione, dando così inizio al processo di pre-digestione. Le maltodestrine inoltre costituiscono il nutrimento per la flora batterica amica (in particolare Acidophilus ed Bifidus) che permette di migliorare l’assimilazione di fibre, carboidrati, proteine e grassi alimentari. Questi enzimi risultano dunque efficaci nel rendere la digestione meno lenta e laboriosa e permettono inoltre di contrastare l’insorgenza di eventuali intolleranze alimentari.

Gli enzimi digestivi si acquistano in capsule o compresse, in farmacia o in erboristeria. Per migliorare la digestione vanno assunti come supplemento, subito prima dei pasti principali. La cura è piuttosto lunga e dura solitamente da uno a tre mesi, e va sempre comunque monitorata dall’operatore di fiducia.

Alcuni tipi di enzimi, detti proteolitici, vengono anche utilizzati come antinfiammatori, per ridurre l’infiammazione cellulare in alcune malattie autoimmuni come la sclerosi multipla o l’artrite reumatoide. In questi casi, infatti, si osserva un’iperattivazione del sistema immunitario, con difficoltà a mantenere in equilibrio le citochine, che costituiscono i mediatori del processo infiammatorio. Alcuni enzimi proteolitici, come la papaina, la tripsina, la chimotripsina e la bromelina, si sono dimostrati in grado di mantenere in equilibrio questi mediatori, limitando le conseguenze dell’infiammazione. Questi enzimi vanno assunti per periodi medio-lunghi, e solitamente vanno consumati lontano dai pasti. Per una maggiore efficacia, l’uso di enzimi digestivi dovrebbe essere accompagnato da un miglioramento delle abitudini alimentari scorrette e dall’adozione di alcuni accorgimenti che possono favorire una migliore digestione.

La naturopatia prevede programmi nutrizionali personalizzati a seconda del tipo di problematica descritta e della causa che la sostiene; ci sono però alcuni principi che possono essere assunti a livello generale.

Innanzitutto è bene iniziare i pasti con un’adeguata porzione di ortaggi freschi (almeno una volta al giorno crudi), che fornisce una buona quota di enzimi utili nell’affrontare la digestione di quel che seguirà. Inoltre è preferibile seguire una condotta nutrizionale a moderato carico glicemico, in modo da limitare i rialzi eccessivi di insulina, che, come confermato da innumerevoli studi, sembra essere associato a molti stati infiammatori.

Staff Nutrigroup