Calcio senza esagerare

2 Gennaio 2012 By Paolo Palmas
Più volte su questo portale si è sottolineata l’inutilità di certe pratiche integrative a base di calcio per cercare di prevenire l’osteoporosi; negli ultimi mesi due rilevanti lavori pubblicati sul British Medical Journal dimostrano che non solo supplementare il calcio nella dieta è inutile, ma che può essere anche molto dannoso.
Nel primo di questi lavori, condotto presso l’Università svedese di Uppsala, sono state seguite per 19 anni oltre 61000 donne nate tra il 1914 ed il 1948; i ricercatori hanno utilizzato una serie di questionari per acquisire conoscenze in merito alle abitudini alimentari, ed in particolare all’apporto di calcio con la dieta o con la terapia integrativa, allo stato menopausale, alla presenza o meno di terapie estrogeniche, al peso e all’altezza, all’abitudine al fumo ed al loro grado di istruzione. I risultati dimostrano che bastano 700 mg di calcio al giorno ( che sono coperti da una noce di parmigiano e da un adeguato consumo di vegetali) per prevenire l’osteoporosi, e che è del tutto inutile superare questo limite con la speranza di ottenere maggiori benefici, anzi.
Nel secondo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista, condotto presso l’Università di Aberdeen, si documenta che i supplementi di calcio, piuttosto comuni in terza età proprio per combattere l’osteoporosi, aumentano il rischio di attacchi di cuore. Il lavoro in questione ha preso in esame i dati di 11 ricerche precedenti, per un totale di oltre 12000 persone sopra i 40 anni di età, che prendevano almeno 500 mg al giorno di supplementi di calcio; il risultato ha evidenziato un aumento del rischio di attacco cardiaco del 30%, sia per gli uomini che per la donne, indipendentemente dall’età e dal tipo di supplemento. Inoltre non si è dimostrata alcuna efficacia nella protezione dalle fratture ossee. Secondo gli esperti, una maggior quantità di calcio nel sangue potrebbe provocare un indurimento delle arterie.
Come già ribadito in altri articoli, una condotta alimentare che garantisca un corretto equilibrio acido-base (talvolta sbilanciato dal consumo di alimenti fortemente acidificanti e dalla presenza di intolleranze alimentari) contribuisce senza dubbio a favorire la prevenzione dell’osteoporosi, evitando pratiche integrative che, come abbiamo appena documentato, talvolta si rivelano decisamente pericolose.
Staff Nutrigroup