Le noci contro la sindrome metabolica

13 Dicembre 2012 By Paolo Palmas
I benefici del consumo di frutta secca sono stati documentati in numerosi lavori scientifici; anche Nutrigroup ha già affrontato l’argomento fin dal 2008, evidenziando l’efficacia di noci e mandorle nel migliorare il profilo lipidico dei soggetti sottoposti a supplementazione.
Un nuovo studio spagnolo, condotto dall’Università di Navarra e pubblicato sul Public Health Nutrition, ha potuto valutare l’associazione tra il consumo di noci ed il rischio di sviluppare sindrome metabolica, su un campione di 9887 adulti sani seguiti per 6 anni. Le informazioni sul consumo di frutta secca sono state raccolte attraverso la compilazione di un questionario a 136 voci, mentre la sindrome metabolica è stata definita dalle linee guida dell’International Diabetes Federation e dell’American Heart Association (con la presenza contemporanea di almeno tre componenti tra aumento della circonferenza vita, ipertrigliceridemia, riduzione dell’HDL-colesterolo, ipertensione arteriosa e tendenza iperglicemica a digiuno).
L’analisi dei risultati dimostra che coloro che consumavano 2 o più porzioni alla settimana di noci (ma il beneficio potrebbe essere esteso anche ad altra frutta a guscio, come le mandorle per esempio) presentavano un rischio di sindrome metabolica più basso del 32% rispetto a coloro che dichiaravano di non consumarne.
Così come per la prevenzione cardiovascolare, documentata da Nutrigroup nel 2008, anche in questo caso è probabile che l’efficacia della frutta a guscio nel modulare il rischio di sindrome metabolica sia da attribuirsi all’alta percentuale di polifenoli, magnesio e vitamina E, tutti fattori ad elevata attività antiossidante.
I risultati di questo studio prospettico dimostrano quindi l’importanza del consumo di noci, mandorle ed altra frutta a guscio nell’ambito di una dieta bilanciata.
Staff Nutrigroup