Radicchio, un concentrato di salute
25 Gennaio 2014La pianta del radicchio, già conosciuta fin dai tempi degli antichi greci, appartiene alla famiglia delle Composite, ed è considerata una fonte ricchissima di sali minerali, vitamine ed antiossidanti utili per il nostro benessere. In commercio lo si può ritrovare in tre varietà: il radicchio rosso, caratterizzato da foglie di color rosso scuro (a questo gruppo appartengono le qualità di Verona, di Chioggia e di Treviso), il radicchio bianco ed il radicchio variegato.
Al radicchio vengono attribuite diverse proprietà benefiche per la salute; l’alta percentuale di acqua (oltre il 90%), la presenza di fibre e di principi amari (la cicorina in particolare) gli conferiscono ottime proprietà digestive e depurative. L’azione disintossicante viene svolta soprattutto a livello epatico, con azione di stimolo sulla secrezione della bile; l’alta percentuale di cellulosa, inoltre, rende il radicchio un buon coadiuvante per la stipsi.
A livello bromatologico il radicchio è un’ottima fonte di sali minerali, tra cui spiccano il potassio, il fosforo, il magnesio ed il selenio, e di vitamine, in particolare la vitamina C, la vitamina E e la vitamina K; l’elevata presenza di quest’ultima, con una azione favorente la coagulazione sanguigna, rende il radicchio un ortaggio da consumare con moderazione in soggetti portatori di patologie cardiovascolari. Tra gli aminoacidi merita una menzione la buona presenza di triptofano, precursore della serotonina, utile per favorire il riposo ed il miglioramento del tono dell’umore.
Minerali |
Vitamine |
Potassio 302 mg/100 gr | Vit. K 255 mcg/100 gr |
Fosforo 40 mg/100 gr | Vit. C 8 mg/100 gr |
Magnesio 13 mg/100 gr | Vit. E 2,26 mg/100 gr |
Ma la vera ricchezza del radicchio è da attribuire agli antociani, polifenoli responsabili del caratteristico colore rosso, che sono sostanze ad elevata azione antinfiammatoria, antivirale ed antiallergica. Recenti studi hanno dimostrato che il radicchio rosso, paragonato ad altri prodotti più conosciuti, ha dimostrato di possedere un più elevato potere antiossidante, e dunque in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e l’invecchiamento cellulare da questi favorito; l’effetto antiaging coinvolge anche le articolazioni e la pelle, che si mantiene più trofica.
Per poter sfruttare al meglio il suo potenziale se ne raccomanda prevalentemente il consumo crudo.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup Servizi