Effetti antinfiammatori della dieta mediterranea

2 Novembre 2014 By Paolo Palmas
Ormai è accertato che le abitudini alimentari possono concorrere a quella che oggi viene definita “infiammazione da cibo”, una condizione spesso sottovalutata dalla popolazione perché non percepibile, ma potenzialmente pericolosa per la salute dei soggetti che ne sono colpiti.
In questo senso alla dieta mediterranea (che ricordiamo origina nell’isola greca di Creta, in tempi ben lontani dalla pratica massiva dell’agricoltura tipica dei tempi moderni) è riconosciuta una significativa azione antinfiammatoria, sostenuta dal ruolo svolto dai nutrienti che la caratterizzano.
In uno studio italiano condotto nell’ambito del progetto Moli-sani (Blood 2014 May 8;123(19):3037-44) sono emersi nuovi dati che contribuiscono a far luce sui meccanismi biologici che regolano i benefici di questo programma alimentare, soprattutto verso la riduzione del rischio delle malattie cardiovascolari, ma non solo. Il lavoro, condotto su un campione di oltre 14000 persone, uomini e donne, ha potuto evidenziare che la maggior aderenza allo stile alimentare mediterraneo è risultato associato alla riduzione dei leucociti (la cui relazione con l’infiammazione è ben nota) e delle piastrine: gli Autori ipotizzano che l’abbassamento dello stress ossidativo sostenuto dall’abbondanza di fattori antiossidanti nella dieta sia alla base del miglioramento dei parametri ematochimici osservati.
Nutrigroup sostiene da tempo questa linea di pensiero; il miglioramento delle abitudini alimentari, la compatibilità biologica cibo-individuo, il controllo delle possibili intolleranze alimentari sono armi potentissime e alla portata di tutti per monitorare l’infiammazione “silente” e mantenere lo stato di salute.
 
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup