Maqui, re tra gli antiossidanti
9 Novembre 2014“Una mela al giorno toglie il medico di torno”, ricorda la saggezza popolare, a sottolineare l’aspetto salutare intrinseco presente nel regno vegetale per merito dei tanti elementi apportati dal punto di vista nutrizionale.
Tra le sostanze diventate il più recente oggetto di studio della ricerca scientifica vi sono i polifenoli, molecole prodotte dal metabolismo delle piante per diverse funzioni, a seconda della loro struttura chimica. Gli studi hanno ormai dimostrato che i polifenoli sono tra i più potenti antiossidanti presenti in natura contro i radicali liberi e sono in grado di contrastare l’infiammazione cellulare, un’alterazione dello stato biochimico delle cellule che, in determinate condizioni (stress, stili di vita e comportamenti alimentari alterati) può compromettere le funzioni del nostro organismo fino a deteriorarle del tutto. Ma non è tutto: i polifenoli sono anche in grado di attivare un enzima molto importante per la regolazione dell’energia cellulare, l’AMPchinasi, definito oggi non a caso “enzima della vita”.
I polifenoli si trovano in molti frutti, e tra questi i mirtilli, il ribes, le more e i cosiddetti “berry” ne sono tra i più ricchi; recentissimi studi di botanica e biologia hanno però documentato la presenza di una bacca ancora più ricca di queste sostanze, il Maqui. Si tratta di un frutto che cresce spontaneamente al largo delle coste del Cile e la cui polpa trabocca di polifenoli; si pensi che l‘indice di attività ORAC (espressione della capacità antiossidante di un componente) attribuito al Maqui è quasi 7 volte quello dei mirtilli e oltre 9 volte quello delle più note, ma meno preziose, bacche di Goji (USDA, Database for the Oxygen Radical Absorbance Capacity, May 2010). La ragione per la quale si attribuisce al Maqui il ruolo di “Re tra gli antiossidanti” risiede nella particolare concentrazione di un sottogruppo di polifenoli, le “delfinidine”, a cui la scienza ha riconosciuto un ruolo di eccellenza nell’attività antiossidante e di controllo dell’infiammazione.
Esser in grado di attivare il sistema di difesa delle nostre cellule rappresenta senza dubbio, in ottica salutistica, il principale degli obiettivi da perseguire; gli strumenti per raggiungere questo risultato sono a disposizione di tutti, ma non possono prescindere da una conoscenza approfondita della valenza nutrizionale del cibo.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup