Omega-3, una cascata di benefici per la salute

22 Novembre 2014 By Paolo Palmas
C’è chi fatica a perdere peso ed ha l’umore sotto i piedi, chi si allena regolarmente ma deve fare i conti con continue infiammazioni muscolari, chi invece ha l’intestino costantemente dolente e irritato; per molte di queste persone una risposta naturale è arrivata con gli omega-3, attraverso la dieta e la supplementazione nutrizionale mirata.
Dopo oltre 40 anni di lavori scientifici, a partire dai primi studi sugli esquimesi, che a forza di nutrirsi di pesce hanno sviluppato un cuore a prova di stress, gli omega-3 sono diventati fattori indispensabili per il mantenimento del benessere. Alcuni studiosi parlano di “miracolo” per i loro effetti protettivi e preventivi, altri ne mettono in risalto il legame con la regolazione ormonale; ora si sa che effettivamente i benefici sono dovuti alla modulazione che questi acidi grassi svolgono sulle risposte ormonali al cibo introdotto.
La loro fama maggiore è sicuramente quella di “angeli custodi” del cuore, in funzione della loro documentata capacità a fluidificare le membrane cellulari e a garantirne le corrette funzioni: gli omega-3 sono infatti precursori di sostanze (gli eicosanoidi) in grado di svolgere una potentissima attività antinfiammatoria naturale. Il guaio è che il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli, e diventa dunque fondamentale introdurli con la dieta e l’eventuale integrazione. Sulle nostre tavole non dovrebbero mai mancare pesci come salmone, alici, sgombro, aringhe, merluzzo, ma anche tofu, alghe, mandorle, noci ed alcuni oli vegetali come quello di semi di lino o di senape, tutti componenti con alto tenore di omega-3; peccato che la dieta occidentale sia invece sbilanciata a favore degli omega-6, acidi grassi ad attività pro-infiammatoria. La scienza attribuisce all’alterato rapporto tra omega-6 ed omega-3 la continua crescita di malattie cardiovascolari osservata nell’ultimo secolo.
Agli omega-3 sono riconosciuti anche importanti effetti sul sistema nervoso: oltre a migliorare il tono dell’umore e a favorire la riparazione delle cellule cerebrali danneggiate per esempio in corso di malattia di Alzheimer, recenti studi riconoscono nella carenza di questi acidi grassi una delle cause di schizofrenia, ansia, iperattività e scarsa concentrazione presenti in particolare tra i giovani. In un lavoro pubblicato su Biological Psychiatry (Biological Psychiatry 2013, doi:10.1016/j.biopsych.2013.06.007) la carenza di omega-3 ha documentato un danneggiamento nelle aree del cervello responsabili dei processi cognitivi e comportamentali, più evidente tra gli adolescenti.
Da quanto descritto è possibile attribuire a questi miracolosi acidi grassi una cascata di benefici documentati: riducono il rischio di malattie cardiovascolari e di morte improvvisa, stabilizzano la glicemia, facilitano la perdita della massa grassa, combattono la sindrome premestruale, sono utili in gravidanza ed in menopausa, cruciali per la retina e la salute degli occhi, mantengono elastica e lucente la pelle. E ancora, migliorano l’attenzione e aumentano i livelli di serotonina, l’ormone del buonumore.
Come garantirsi il giusto apporto quotidiano di omega-3? Naturalmente è fondamentale il menù, privilegiando i cibi ricchi e bilanciando la dieta in modo da favorirne l’utilizzo, e, se l’alimentazione non basta, personalizzare l’integrazione con supplementi mirati e che rispondano a precise caratteristiche di purezza, rapporto e concentrazione.
 
 
Paolo Palmas

Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup