Danni biologici legati all’ansia: possibili rimedi

7 Marzo 2015 By Paolo Palmas
L’influenza dell’ansia su molti processi biologici è nota da tempo; in numerose evidenze scientifiche lo stato ansioso viene annoverato come possibile concausa dell’insorgere di alcune malattie.
Uno studio condotto dai ricercatori del Brigham and Women Hospital ha dimostrato come una comune forma d’ansia (in questo caso si trattava di ansia fobica) può associarsi a telomeri più corti nelle donne di mezza età e negli anziani.
I telomeri sono complessi proteici che si trovano alle estremità dei cromosomi, ed hanno la funzione di proteggere l’informazione genetica in essi contenuta dal degrado che si verifica durante le divisioni cellulari. Ad ogni replicazione cellulare i telomeri vengono in parte sacrificati esponendo il DNA a possibili mutazioni, ed è per questa ragione che numerosi studi hanno dimostrato che a telomeri più corti corrisponde un aumento delle patologie legate all’età, come tumori, ictus, demenza, malattie cardiovascolari, obesità e diabete; i telomeri sono quindi considerati dei veri e propri indicatori di invecchiamento biologico e cellulare.
Nello studio le donne affette da ansia fobica dimostravano un’età biologica di circa 6 anni più alta rispetto alla loro età anagrafica, dimostrando dunque il possibile coinvolgimento di questa patologia nell’aumento del rischio di invecchiamento cellulare accelerato.
Fortunatamente esiste un meccanismo compensativo di questo accorciamento che si basa sull’azione della telomerasi, un enzima in grado di allungare i telomeri; in una ricerca pubblicata su Lancet Oncology (Lancet Oncol. 2013 Oct;14(11):1112-20) è stato dimostrato che un corretto stile di vita può influenzare positivamente l’attività di questo enzima e ritardare l’invecchiamento cellulare.
Le pratiche di gestione dello stress come lo yoga e la meditazione, l’esercizio fisico moderato (una camminata di 25-30 minuti al giorno) e la programmazione di una condotta alimentare a basso impatto infiammatorio e ricca di vegetali ad azione antiossidante, hanno permesso di osservare tra i soggetti aderenti al programma un allungamento dei telomeri del 10%, e costituiscono dunque strumenti potentissimi ed alla portata di tutti per mantenere la salute e ritardare molti processi patologici, non soltanto legati all’età.
 
Paolo Palmas

Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup