I probiotici migliorano il fegato grasso

21 Marzo 2015 By Paolo Palmas
Una serie di evidenze ottenute in modelli animali hanno recentemente documentato che i probiotici possono avere un effetto profondo sulla steatosi epatica non alcolica (NASH).
Gli Autori di un lavoro pubblicato nel 2013 (Ann Hepatol 2013;12(2):256-62) hanno sperimentato su un gruppo di pazienti affetti da NASH se il trattamento con probiotici potesse fornire risultati migliori sulla riduzione del grasso epatico rispetto ai trattamenti standard; un gruppo di pazienti è stato assegnato a random al trattamento con una miscela di differenti ceppi probiotici (in particolare Lattobacilli e Bifidi), un altro gruppo alla cura usuale. Per la misurazione del grasso epatico è stata adottata la variazione del contenuto di trigliceridi nel fegato, misurata mediante spettroscopio, e la valutazione delle modificazioni della biochimica del fegato e del profilo metabolico.
Dallo studio è emerso che nel gruppo trattato con probiotici i trigliceridi intraepatici hanno ottenuto una riduzione fino al 30 % rispetto al gruppo di controllo, e si è osservata una riduzione dei livelli delle AST nel sangue, un enzima indicatore della funzionalità del fegato.
Il potenziale terapeutico dei probiotici osservato in questo lavoro apre nuove prospettive per il trattamento di una sindrome che, a causa di pratiche alimentari scorrette, annovera sempre più pazienti soprattutto a livello giovanile.
 
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup