Meno grassi contro l’emicrania
15 Aprile 2015La correlazione tra emicrania ed alimentazione è nota da tempo; molti componenti alimentari (tra questi, per esempio, i solfiti presenti nel vino e i formaggi fermentati) sono stati associati all’insorgenza di attacchi acuti di emicrania. Negli ultimi anni, al fine di ricercare nuovi possibili campi di intervento, si è studiata anche la possibile interferenza dell’eccesso calorico e la quota lipidica introdotta con la dieta.
In questo contesto si colloca un recente lavoro pubblicato su Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Deseases (Nutr Metab Cardiovasc Dis, 2014 Dec 27), in cui si è potuta evidenziare l’influenza delle abitudini alimentari sul numero, sulla frequenza e sulla severità degli attacchi emicranici.
Allo studio hanno partecipato 83 persone affette da emicrania, maschi e femmine di età compresa tra 18 e 57 anni; i soggetti arruolati sono stati associati a due regimi dietetici simili per valore energetico complessivo, ma differenti per apporto lipidico. Al termine dei tre mesi di osservazione, nel gruppo a dieta ipolipidica si è documentata una più marcata riduzione della frequenza e della gravità degli attacchi emicranici.
Questi risultati, al pari della valutazione di possibili intolleranze individuali, confermano l’importanza delle scelte alimentari verso la frequenza e la severità degli attacchi di emicrania, e dimostrano l’efficacia della riduzione dell’apporto calorico complessivo, soprattutto della quota lipidica, nel controllo della sintomatologia.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup