Flavonoidi del tè, un toccasana per le ossa

22 Giugno 2016 By Paolo Palmas
L’assunzione di 2-3 tazze di tè nero al giorno sarebbe in grado di ridurre il rischio di fratture ossee nelle donne in postmenopausa. E’ quanto emerge da uno studio australiano pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ( Am J Clin Nutr. 2015 Oct;102(4): 958-65) condotto su 1188 donne di età media di 75 anni, arruolate nell’ambito del Calcium Intake Fracture Outcome Study, in corso in Australia.
Dopo aver seguito per 10 anni le abitudini alimentari e lo stile di vita delle donne partecipanti allo studio, è emerso che coloro che bevevano 2-3 tazze di tè nero al giorno presentavano un rischio di frattura ossea ridotto del 30-40% (a seconda della sede analizzata) rispetto alle donne che non ne assumevano.
I risultati ottenuti (già ampiamente documentati da Nutrigroup in report precedenti) dimostrano l’importanza nella dieta dei flavonoidi, una classe di composti molto rappresentata in natura, a cui si attribuiscono molteplici proprietà benefiche; si ricorda che i flavonoidi sono particolarmente rappresentati, oltre che nel tè, nel cacao, nei frutti di bosco, nel vino rosso, nel pomodoro ed in altri vegetali colorati.
E’ probabile che la loro già nota azione antinfiammatoria ed antiossidante sia alla base della maggior densità ossea, e quindi al minor rischio di fratture, dimostrata nelle donne che bevevano tè nero.
In attesa di ulteriori studi e nuove conferme, sorseggiare quotidianamente del buon tè può rivelarsi una scelta lungimirante.
 
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup