Indicazioni “salvalinea”

18 Luglio 2007 By Paolo Palmas
Cercare di mantenere o raggiungere il proprio peso-forma è l’obiettivo che milioni di persone al mondo si trovano oggi a condividere; le disfunzioni legate anche all’alto tenore di vita dei Paesi occidentali sono sempre più frequenti, e spesso si ricerca un regime alimentare drastico che permetta una perdita di peso eccessiva in tempi brevi piuttosto che una condotta nutrizionale equilibrata e costante. Questo errato approccio dietologico può causare alterazioni a livello metabolico ed ormonale, conducendo anche alla perdita di massa magra.
In Italia quasi il 50% della popolazione ha problemi di peso, e, fatto ancor più inquietante, il 30% dei ragazzi in età scolare ha problemi di soprappeso o di obesità. L’eccesso ponderale è alla base di molte patologie croniche come le malattie cardiovascolari, i tumori, il diabete, le dislipidemie e l’ipertensione, nonché della sindrome metabolica, quadro clinico che comprende un gruppo di disturbi del metabolismo tra cui ridotta tolleranza al glucosio, resistenza all’azione periferica dell’insulina, ipertensione arteriosa, aumento di trigliceridi e colesterolo e, appunto, peso corporeo eccessivo. Questa sindrome è considerata oggi come il maggior fattore di rischio per l’insorgenza del diabete di tipo II e delle malattie cardiovascolari , ed è una situazione assolutamente reversibile con il miglioramento della condotta nutrizionale e con la programmazione di una moderata attività fisica aerobica.
Affrontare una dieta è, per qualcuno, un impegno non da poco; abbandonato l’ormai superatissimo schema a calcolo calorico, noi di Nutrifood consigliamo di rispettare alcune regole:

  • Controllo e verifica delle proprie intolleranze alimentari: la presenza di reattività specifiche infatti determina un carico per l’attività metabolica, e mantiene quello stato di infiammazione minima persistente che spesso è alla base di fenomeni di gonfiore e tensione addominale, linfedemi diffusi, rallentamento delle capacità ossidative.

  • Controllo degli alimenti ad alto indice glicemico: premesso che i cibi ad alto contenuto di proteine e grassi non hanno un effetto immediato sulla glicemia, è noto che gli zuccheri semplici fanno salire la glicemia più rapidamente dei cosiddetti carboidrati complessi e quindi favoriscono un aumento del peso; limitare il consumo di cibi ad alto indice glicemico come il pane, la birra, le patate, il riso (permesso il basmati), il miele e i dolciumi in genere e preferire invece, oltre alle proteine, il consumo di alimenti a medio-basso indice glicemico ( lenticchie, piselli, soia, tutta la verdura e la frutta) è considerato oggi uno dei punti chiave per il miglioramento del soprappeso e per il controllo del diabete.

  • Rispetto della compatibilità biologica per gruppo sanguigno: la scelta dei cibi maggiormente compatibili con il proprio gruppo sanguigno permette di fornire all’organismo il “carburante migliore” e previene l’impegno immunitario spesso con l’introduzione degli alimenti meno idonei.

  • Integrazione e drenaggio: in un programma nutrizionale che favorisca la perdita di peso, spesso è opportuno utilizzare sostanze naturali ad attività antiossidante, alcalinizzante e drenante. Ogni singolo caso meriterebbe una valutazione individuale, quindi si preferisce suggerire al lettore di rivolgersi al proprio consulente nutrizionale o di contattare i collaboratori di Nutrifood.

  • Programmazione dell’attività fisica: questa è una variabile da cui non può prescindere alcuno schema nutrizionale. Impostare e mantenere una camminata veloce, una corsa leggera, un po’ di cyclette o di tapis roulant, oppure svolgere la propria attività sportiva preferita all’aperto o in acqua, ha risvolti su tutti gli apparati del nostro corpo; migliora il ritmo ossidativo, viene incrementata la massa magra e ossidata quella grassa, diminuisce la resistenza periferica all’insulina e migliora il controllo della glicemia, aumenta la produzione di colesterolo buono HDL, migliora la contrattilità cardiaca. Questi sono solo alcuni dei benefici che acquisisce chi decide di fare sport; l’attività fisica va eseguita a digiuno da almeno 2 ore, condotta per almeno 30 minuti anche quotidianamente ( e comunque non meno di 3-4 volte alla settimana) e svolta in modo da non sentire affanno.

Staff Nutrifood.