Nuove conferme: calcio inutile per le ossa

13 Marzo 2008 By Paolo Palmas
Nutrifood ha già ampiamente trattato il tema dell’osteoporosi, documentando quanto sia inutile, ed in taluni casi pericolosa, la terapia integrativa a base di calcio. Un nuovo studio pubblicato nel mese di Dicembre scorso sull’ American Journal of Clinical Nutrition conferma dati in parte già conosciuti, concludendo che l’integrazione di calcio non riduce il rischio di fratture, in particolare quelle dell’anca.
Il lavoro è frutto di una meta-analisi che ha preso in considerazione molti studi differenti; dall’osservazione di oltre 170.000 donne e quasi 70.000 uomini non è emerso alcun beneficio, in termini di riduzione del rischio di fratture, dall’assunzione di 300 mg di calcio in più al giorno. Inoltre, in alcuni studi randomizzati, si è addirittura evidenziato un aumento del rischio di fratture ossee con la supplementazione di calcio. Le conclusioni di questi lavori sono inquietanti, se si pensa che gli anziani sono diventati i più grandi consumatori di prodotti a base di calcio, invitati al consumo da operatori sanitari poco informati sulle possibili conseguenze. Si ricorda che in numerosi lavori è stato dimostrato, per esempio, un aumento dell’incidenza di tumori mammari in donne forti consumatrici di prodotti caseari ed in terapia con supplementi a base di calcio, e che l’eccesso di latte e derivati può favorire il tumore prostatico nell’uomo (Mitrou PN et al, Int J Cancer 2007 Jun 1;120(11):2466-73).
La vera prevenzione dell’osteoporosi non può prescindere da alcune fondamentali considerazioni: in primo luogo, è bene ribadire l’importanza dell’attività fisica, che deve essere praticata regolarmente, per almeno 30 minuti al giorno. In secondo luogo è utile conoscere gli elementi nutrizionali che concorrono ad alterare l’equilibrio acido-base dei tessuti; in questo senso il consumo di proteine ad alto potere acidificante, come quelle del latte e dei suoi derivati, ostacola la fissazione di calcio da parte dell’osso. Diventa utile allora l’introduzione costante e regolare di elementi alcalinizzanti tampone, attraverso un adeguato apporto di ortaggi freschi e di stagione. E’ altresì corretto impostare un programma alimentare che concorra a controllare l’insulino-resistenza, condizione questa che favorisce lo sviluppo di pericolosi stimoli infiammatori; questo squilibrio è dovuto spesso ad un rapporto errato dei macronutrienti nella dieta.
Staff Nutrifood.