Televisione e sovrappeso

22 Aprile 2008 By Paolo Palmas
E’ noto a tutti che la mancanza di attività fisica è certamente una concausa nell’eziologia del sovrappeso e dell’obesità; quando ciò riguarda gli adolescenti il tema diventa di preoccupante attualità, perché il rischio di sviluppare in età adulta patologie croniche e degenerative aumenta esponenzialmente con l’incremento ponderale.
Un interessante studio americano, pubblicato sull’ International Journal of Obesity, propone una nuova interpretazione del rapporto sedentarietà-sovrappeso negli adolescenti, ipotizzando come determinante, oltre all’inattività fisica, anche il tempo trascorso davanti alla televisione. Sono stati osservati oltre 13.000 soggetti di età compresa tra i 14 e i 18 anni, suddivisi in 9 gruppi di lavoro, in funzione del rapporto combinato tra attività fisica (bassa frequenza settimanale, moderata ed alta) e tempo trascorso quotidianamente davanti alla televisione (meno di 1 ora, tra 2 e 3 ore, oltre 4 ore). I ragazzi e le ragazze che guardavano poco la televisione non dimostravano un significativo incremento ponderale, indipendentemente dal tipo e dalla frequenza di attività fisica svolta; le ragazze (ma non i ragazzi) con un’abitudine “televisiva” moderata o alta presentavano invece un rischio aumentato di sovrappeso, non dipendente dal grado di attività fisica praticata. In generale le femmine che dedicavano più tempo alla televisione dimostravano un rischio di sovrappeso superiore rispetto ai maschi, a parità di attività fisica esercitata. I risultati di questo studio mettono in risalto l’importanza combinata di sport e tv nella valutazione del rischio di sovrappeso adolescenziale.
Nutrifood ha trattato recentemente il tema dell’educazione alimentare anche dal punto di vista pedagogico; educare a tavola i propri figli, insegnando loro l’importanza delle abitudini alimentari nel mantenimento dello stato di salute, e sollecitarli a programmare stili di vita adeguati, promovendo attività ludiche e sportive fuori casa, è un dovere di qualunque genitore.
L’obesità infantile è una delle cause di morbilità più importanti dei futuri soggetti adulti; la giusta condotta nutrizionale, la verifica di eventuali intolleranze alimentari, la ricerca di metalli tossici attraverso un mineralogramma e la pratica costante di attività aerobica, consentono di controllare questo rischio e limitare le drammatiche conseguenze che potrebbero derivarne.
Staff Nutrifood.