Autismo e vaccini: nuove conferme
28 Aprile 2008Dal 1983 al 2007 i tassi di soggetti con diagnosi di autismo sono aumentati da 1 caso su 10.000 bambini ad 1 su 150, con un incremento pari al 6000 % ! Sono i dati che emergono da un’indagine promossa da Generation Rescue, un’associazione che monitora la presenza di disturbi di tipo neurologico nei bambini. Tra questi l’autismo, l’ADHD, la sindrome di Asperger e i Disturbi Pervasivi di Sviluppo non altrimenti specificati negli Stati Uniti hanno subito un deciso incremento negli ultimi 25 anni, contestualmente all’applicazione di un programma vaccinale raccomandato dai Centers for Desease Control che è più che triplicato.
L’ indagine in questione ha preso in esame un elevato numero di soggetti, confrontando oltre 17.000 bambini, vaccinati e non, in 5 contee della California ed in 4 dell’ Oregon, rispetto al calendario vaccinale seguito. Nei soggetti di età compresa tra 4 e 17 anni, quelli sottoposti a vaccinazioni hanno dimostrato un rischio di sviluppare disturbi neurologici 2 volte e mezzo più alto (155%), rispetto ai coetanei non vaccinati; l’ ADHD, la sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione, ha avuto una probabilità di comparire più alta del 224%, mentre per i casi di autismo l’incremento del rischio è stato del 61%, rispetto ai non vaccinati. Questi risultati si dimostrano ancor più evidenti nei soggetti vaccinati di età compresa tra 11 e 17 anni, nei quali la comparsa di ADHD è risultata più probabile del 317% e l’autismo del 112% nei soggetti sottoposti a profilassi vaccinica.
Questi dati inquietanti trovano conferma nella segnalazione, pubblicata dal New York Times, di un caso accertato di autismo collegato alle vaccinazioni; la bimba, di nome Hannah, aveva uno sviluppo definito congruo fino all’età di 19 mesi, quando ricevette 5 iniezioni per la prevenzione di 9 malattie infettive. L’anno successivo le venne diagnosticato il disturbo autistico. L’esposizione della bimba alla vaccinazione potrebbe aver slatentizzato un possibile difetto mitocondriale già presente, o addirittura aver causato questo disordine. Il Governo americano ha annunciato che si farà carico delle spese per la cura.
Nutrifood già in altri articoli ha segnalato come probabile una tossicità di tipo ambientale nei bambini affetti da questo tipo di disturbi; la ricerca di eventuali metalli pesanti attraverso, per esempio, un Mineralogramma, la conseguente igiene preventiva, ed il ripristino dei rapporti cellulari tra i vari oligoelementi potrebbe costituire una strada utile da seguire per favorire i miglioramenti auspicati.
Staff Nutrifood.