Giù la pressione con le banane
4 Settembre 2008
L’ipertensione arteriosa rappresenta una delle principali condizioni morbose per cui si richiede l’intervento del medico e la prescrizione di farmaci. Una nuova ricerca pubblicata sul numero di luglio del Journal of Clinical Hypertension dimostra che un alto consumo di alimenti ricchi di potassio, come le banane e i vegetali in genere, può da un lato ridurre il rischio di sviluppare una patologia ipertensiva, dall’altro concorrere alla riduzione della pressione in soggetti già ipertesi.
Il potassio è un minerale che interviene nella regolazione del bilancio idrico, promuove la contrazione muscolare ed è coinvolto nei processi di trasmissione degli impulsi nervosi. Inoltre svolge un’azione fondamentale nella sintesi proteica ed attiva numerosi enzimi connessi con il metabolismo energetico. Le principali fonti alimentari di potassio sono gli ortaggi, la frutta e la verdura, e le carni fresche non sottoposte a trattamenti di conservazione.
Gli Autori dello studio sostengono che l’incremento del consumo alimentare di potassio sia una delle ragioni della bassa incidenza di malattie cardiache; in effetti diete a basso contenuto di sodio ed alto contenuto di frutta e verdura (con relativo aumento dei livelli di potassio) sono tipicamente associate ad un’incidenza di ipertensione arteriosa che colpisce circa l’1 % della popolazione, mentre nei programmi alimentari che prevedono un alto consumo di prodotti trasformati e ricchi in sodio, tipici delle società industrializzate, l’ipertensione colpisce 1 persona su 3.
L’incremento alimentare del potassio e la riduzione del sodio sono probabilmente le scelte più importanti, dopo la perdita di peso, che dovrebbero essere attuate per ridurre le malattie cardiovascolari; in tal senso, dal 2006 l’American Heart Association ha formulato nuove linee guida, in cui si auspica un consumo giornaliero di quasi 5 grammi di potassio.
In altri studi, sempre più numerosi, si dà molta rilevanza anche alla quota di magnesio, la cui assunzione giornaliera non dovrebbe essere inferiore a 500 mg. Il corretto apporto di questi oligoelementi, con la dieta o attraverso una specifica terapia integrativa, può migliorare dunque i valori della pressione arteriosa, e diminuire il rischio di malattie coronariche e di ictus.
Staff Nutrifood.