Cuore in salute con il pesce grasso

28 Dicembre 2008 By Paolo Palmas

E’ noto da tempo che il consumo del pesce abbassa la morbilità di molte patologie; importante fonte proteica e ricco in oligoelementi fondamentali per molti processi antiradicalici, il consumo di pesce è suggerito in svariate situazioni fisiologiche e patologiche. Una delle caratteristiche più importanti che contraddistingue l’alto valore nutrizionale del pesce è senza dubbio rappresentata dall’elevatissima presenza di acidi grassi, della serie omega 3 in particolare, a cui più volte nella Letteratura scientifica è stato attribuito un valore biologico e preventivo non indifferente.

Un recente studio olandese (Eur Heart J. 2008 Aug;29(16):2024-30) ha osservato per un periodo di 40 anni (dal 1960 al 2000) 1373 uomini nati tra il 1900 ed il 1920, valutando la possibile relazione tra il consumo di pesce, o l’assunzione di EPA e DHA (gli acidi eicosapentaenoico e docosaesaenoico), e l’incidenza della morte coronarica improvvisa. I risultati dell’osservazione dimostrano che il consumo di EPA e DHA per un periodo di tempo più lungo è risultato un fattore di protezione sulla malattia coronarica, riducendone l’incidenza. Il dato interessante di questo lavoro è rappresentato senza dubbio dall’importanza attribuita al periodo di tempo (più o meno lungo) di utilizzo, piuttosto che alla dose consumata. I maggiori benefici si sono riscontrati infatti in soggetti consumatori di pesce grasso da più tempo, rispetto a coloro che ne consumavano una quantità maggiore ma da meno tempo. Ovviamente la forza di questa associazione si riduce con l’avanzare dell’età, in quanto l’aumento della vita media è comunque considerato un fattore di rischio per qualunque patologia.

Le conclusioni di questo studio non lasciano dubbi; iniziare ad introdurre il pesce nelle proprie abitudini alimentari fin dai primi anni di vita (un ruolo fondamentale lo svolge anche la famiglia di adolescenti in crescita!) è un importantissimo fattore di prevenzione delle malattie cardiovascolari. In questo senso, al netto di inquinamenti ambientali presunti o accertati, il maggior beneficio lo forniscono i pesci dotati di una buona percentuale di materia grassa, come salmone, sgombri e tutto il pesce azzurro di piccola taglia in genere.


Staff Nutrifood.