Rischio di infarto e abitudini alimentari
17 Novembre 2008Le malattie cardiovascolari rappresentano senza dubbio un insieme di patologie associate ad un alto tasso di mortalità, e la loro incidenza varia in funzione delle differenti regioni del mondo. Un recentissimo studio pubblicato su Circulation (Circulation, 2008 Nov 4;118(19):1929-37) ha cercato di rilevare le associazioni esistenti tra infarto miocardico acuto e abitudini alimentari. Per questo lavoro sono state osservate quasi 17.000 persone provenienti da 52 regioni del mondo differenti, di cui oltre 5700 con storia di malattia coronarica pregressa e quasi 11.000 in buona salute. I soggetti sono stati inseriti in tre gruppi di valutazione, in funzione del profilo alimentare seguito: un primo gruppo tipicamente “orientale”, in cui prevaleva il consumo di soia, tofu ed altre salse, un secondo che si potrebbe definire “occidentale”, ad alto consumo di alimenti fritti, snack salati e uova, ed un ultimo gruppo “prudente”, in cui era prevalente il consumo di frutta e verdura. I risultati hanno evidenziato una riduzione del 30% del rischio di infarto miocardico acuto nei soggetti inseriti nel profilo alimentare prudente, mentre per coloro che seguivano una dieta occidentale si registrava un incremento del 35% di incidenti cardiovascolari rispetto agli altri 2 raggruppamenti. Infine, nessuna associazione è stata rilevata nei soggetti a dieta orientale.
I dati evidenziano, se ancora ve ne fosse bisogno, l’importanza delle abitudini alimentari sullo stato di salute. Come già osservato da Nutrigroup in altri articoli, è bene sottolineare che i risultati ottenuti consentono di poter affermare che il maggior beneficio lo si ottiene non con la riduzione drastica di grassi e proteine, come spesso si tende a credere, ma attraverso l’applicazione di un programma alimentare in cui vengano ridotti gli alimenti industriali, tipicamente ricchi di margarine e grassi vegetali idrogenati particolarmente pericolosi, e con l’incremento di quelli vegetali, come frutta e verdura di stagione, particolarmente ricchi in componenti ad attività antiossidante e protettiva.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup