Nitrati alimentari e cancerogenicità
14 Luglio 2008I nitrati sono composti presenti in natura, soprattutto nei vegetali a foglia, utilizzati anche a livello industriale in funzione delle loro caratteristiche antimicrobiche. L’uomo assume i nitrati principalmente attraverso il consumo di acqua potabile e verdure ad elevato contenuto; in alcune condizioni, per esempio in presenza di alte temperature o di ambienti acidi (come nello stomaco), i nitrati possono trasformarsi in nitriti, composti a documentata attività cancerogenetica, come segnalato più volte dall’ AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che indica il consumo di insaccati, ricchi di nitriti, come una delle cause accertate di cancro allo stomaco.
In una nota pubblicata dall’ EFSA, l’Autorità per la Sicurezza Alimentare, si legge testualmente che “…gli studi epidemiologici non suggeriscono un aumento del rischio di cancro associato all’aumento dell’assunzione di nitrato con la dieta…”, salvo poi suggerire per i nitrati “una dose giornaliera accettabile (ADI) di 3,7 mg per Kg di peso corporeo al giorno” ! Come si può considerare non pericoloso un componente presente nella dieta di tutti i giorni di milioni di persone, e poi suggerirne un limite da non superare? E’ evidente che qualcosa non torna.
Nutrifood ritiene importante limitare l’assunzione dei nitrati presenti nella dieta, per la loro possibile trasformazione in nitriti tossici. Poiché la concentrazione di nitrati negli ortaggi dipende sia dalle caratteristiche intrinseche sia dai metodi di coltivazione, è bene ricordare che le quantità maggiori di si trovano in ortaggi prodotti in serra e coltivati in terreni concimati in eccesso.
In misura del carico di nitrati accumulati, si distinguono ortaggi a basso, medio ed alto contenuto; tra questi ultimi segnaliamo in particolare lo spinacio, la rucola, la lattuga e la rapa, la cui assunzione andrebbe quindi comunque ridotta.
Limitare il consumo di verdure ad alto contenuto di nitrati soprattutto nei mesi invernali (si ricorda che, in estate, l’esposizione degli ortaggi alla luce solare ne riduce il contenuto), preferire la stagionabilità dei cibi, e limitare l’utilizzo di prodotti coltivati in serra sono alcuni suggerimenti che Nutrifood propone per ridurre la possibilità che si formino pericolose nitrosamine dotate di potenzialità cancerogena.
Staff Nutrifood.