La cannella riduce l’insulina

19 Febbraio 2009 By Paolo Palmas
Le recenti ricerche scientifiche condotte in ambito nutrizionale sostengono con forza il ruolo infiammatorio esercitato da un alto tasso insulinemico nel sangue, tanto da considerarlo talvolta come fattore di rischio per lo sviluppo di alcune malattie croniche o degenerative; naturalmente il miglioramento della dieta e dello stile di vita costituisce l’aspetto più importante attraverso cui iniziare la prevenzione.
Uno studio pubblicato nel mese di gennaio scorso sull’ American Journal of Clinical Nutrition rivela l’importanza del consumo di cannella nel controllare la secrezione postprandiale di insulina. Nel lavoro in questione è stato osservato l’effetto dell’assunzione di 1-3 grammi di cannella sullo svuotamento gastrico, sulla glicemia postprandiale, sulla concentrazione plasmatica di insulina e di grelina, e sul senso di sazietà. Allo studio hanno partecipato 15 soggetti sani, ai quali è stato somministrato in tempi diversi un budino di riso con e senza 1-3 grammi di cannella. I risultati dimostrano che la risposta di insulina era significativamente ridotta dopo l’ingestione del budino con 3 grammi di cannella rispetto al pasto di controllo.
Risultati come questi, pur meritevoli di ulteriori approfondimenti, dimostrano, se ancora ve ne fosse bisogno, l’importanza delle abitudini alimentari nel prevenire e controllare alcune situazioni metaboliche “di pericolo”, come il mantenimento costante di un iperinsulinismo eccessivo. In questo senso, oltre alla programmazione di pasti adeguati, organizzati tenendo conto del carico glicemico complessivo, occorre rimarcare l’efficacia delle spezie come fattori nutrizionali in grado di modulare molte risposte metaboliche.
Staff Nutrifood