Metodi naturali per il controllo della glicemia

16 Febbraio 2012 By Paolo Palmas

La glicemia è il valore della concentrazione plasmatica (misurata in mg/dl) del glucosio. Il limite massimo tollerato a digiuno, un tempo fissato a 110 mg/dl di sangue, è stato negli ultimi anni rivisto e abbassato; oggi si considera normale una glicemia a digiuno tra 70 e 90 mg/dl, mentre valori superiori possono essere indice di uno scarso controllo del metabolismo degli zuccheri, aumentando così, nel tempo, il rischio di sviluppare diabete, sindrome metabolica e malattie cardiovascolari.
Il glucosio plasmatico deriva dai carboidrati assunti con l’alimentazione, e la sua concentrazione è sottoposta al controllo di diversi ormoni; se consideriamo che la concentrazione complessiva di zuccheri nel sangue di una persona adulta varia dai 4 ai 6 grammi ed un solo cucchiaino di zucchero da tavola apporta fino a 9-10 grammi di glucosio, appare evidente come le abitudini alimentari individuali, se non corrette, influenzino considerevolmente i livelli della glicemia.
Per migliorare il metabolismo degli zuccheri è dunque necessario, in primo luogo, modificare il proprio stile di vita; il miglioramento della condotta nutrizionale e la programmazione di una moderata attività fisica sono senza dubbio il cardine di un approccio naturopatico dell’iperglicemia.
Fondamentale l’abolizione dell’alcol e di tutti gli zuccheri semplici (soprattutto fuori pasto), e la limitazione dei carboidrati raffinati (pane, pasta, pizza, ecc); si dovranno quindi preferire alimenti a basso indice glicemico (IG) e a bassa densità di carboidrati, come molti vegetali freschi, alcune leguminose come la soia, proteine e cereali integrali (la fibra integrale rallenta  l’assimilazione intestinale degli zuccheri, ma attenzione ai colitici); ad ogni pasto sarà opportuno combinare carboidrati (meglio se a basso IG) e proteine in misura proporzionata tra loro, al fine di limitare il carico glicemico complessivo e modulare la risposta insulinica. Importante non saltare mai la prima colazione, che anzi dovrebbe essere abbondante e completa, con presenza di fonti equivalenti di carboidrati e proteine.
L’esercizio fisico moderato, migliorando la sensibilità periferica all’azione dell’insulina, contribuisce in maniera determinante al controllo della glicemia; l’attività suggerita è di tipo aerobico, a bassa resistenza, svolta a digiuno (preferibilmente al mattino) e protratta per 30-35 minuti senza interruzioni.
Oltre al necessario miglioramento dello stile di vita, vi sono poi alcuni rimedi naturali che possono migliorare il controllo glicemico. La cannella, per esempio, svolge un duplice ruolo di supporto, in quanto agisce sia a livello intestinale riducendo l’assorbimento degli zuccheri sia a livello sistemico con azione ipoglicemizzante.
Molto importante è l’acido lipoico, detto anche acido tiottico, una piccola vitamina liposolubile che interviene in qualità di cofattore in numerose reazioni enzimatiche, in particolare quelle relative ai processi di ossidazione di alcuni gruppi acidi e nel controllo del glucosio nel sangue. E’ presente in numerosi tessuti ricchi di mitocondri, animali e vegetali; le fonti principali sono la carne di vitello e di manzo, i broccoli e le patate. L’azione dell’acido lipoico sul miglioramento del controllo della glicemia è senza dubbio una delle più importanti; questa piccola vitamina non solo è in grado di migliorare l’efficienza dell’insulina, ma regolarizza anche il trasporto di glucosio all’interno delle cellule, utilizzando vie alternative a quelle dell’insulina stessa. In questo senso, il suo contributo sul controllo della glicemia appare indispensabile sia nella prevenzione di entrambe le forme di diabete, sia nel trattamento di persone già colpite. La posologia relativa alla supplementazione è individuale, ma solitamente vengono suggeriti cicli bimestrali, eventualmente ripetibili, con 200-400 mg al giorno di acido lipoico.
Infine i minerali: il cromo è un elemento che interviene nel meccanismo di ossidazione degli zuccheri e contribuisce quindi alla loro riduzione nel sangue,  mentre il magnesio, migliorando la sensibilità periferica dei recettori insulinici, permette un miglior utilizzo del glucosio a livello cellulare.
Staff Nutrigroup.