Libertà per le uova!

20 Novembre 2013 By Paolo Palmas
Da tempo Nutrigroup evidenzia una certa visione distorta dei limiti “accademici” attribuiti al colesterolo, non soltanto in merito ai livelli ematici considerati normali, ma anche all’aspetto nutrizionale che ne condiziona il controllo.
In questo senso fa riflettere la continua revisione al ribasso dei livelli massimi accettabili di colesterolo imposta dalle linee guida di riferimento, come se si volesse favorire la prescrizione di farmaci (statine in particolare) e spingere un mercato già di per sé tra i più floridi.
Senza entrare nel merito del ruolo del colesterolo, importantissimo per una buona struttura cellulare, è bene ricordare che non soltanto la sua lettura andrebbe sempre certificata in funzione delle diverse varietà lipoproteiche (HDL, LDL, VLDL), ma anche che è soltanto quello ossidato che aumenta il rischio di progressione della placca ateromasica, con conseguente incremento del rischio di malattie cardiovascolari; l’ossidazione del colesterolo è dovuta in particolare a fenomeni infiammatori di basso grado (low grade inflammation), che colpiscono a livello cellulare in forma silente e non percepibile, come quelli indotti da cibi poco tollerati o da stili alimentari non conformi ad una risposta ormonale di controllo adeguata.
Ricordando che l’80% circa del colesterolo è prodotto dal nostro fegato (endogeno) a partire da zuccheri , è chiaro quindi che l’apporto alimentare (esogeno) coinvolge una quota minima di quello misurabile.
Un recente lavoro pubblicato sul British Medical Journal (BMJ 2013 Jan 7;346:e8539) rivaluta il consumo di uova, il quale non determinerebbe nessun incremento di patologie cardiovascolari in coloro che ne consumano anche uno al giorno; si tratta di una metaanalisi che ha coinvolto 17 differenti relazioni per malattia coronarica e ictus, nella quale non si è mai osservata un’associazione tra l’incremento del rischio ed il consumo di uova; inoltre, in un sottogruppo diabetico, i soggetti a più alto consumo di uova hanno evidenziato una riduzione del 25% del rischio di ictus emorragico.
Al bando dunque merendine e snacks vari, i veri colpevoli dell’aumento del colesterolo, e libertà per le uova!
Staff Nutrigroup