Moderato consumo di alcol ed effetti sulla salute

20 Luglio 2014 By Paolo Palmas
La relazione tra consumo di bevande alcoliche e salute è un tema molto complesso e dibattuto, verso il quale le evidenze scientifiche si moltiplicano, spesso rafforzando concetti già in parte noti alla comunità scientifica internazionale.
Queste evidenze, pur fondandosi su studi di epidemiologia osservazionale (che non permettono quindi l’identificazione di nessi causali), consentono tuttavia di ipotizzare una soglia di consumo quotidiano “di protezione” entro la quale è stata documentata una sensibile riduzione (in media del 20% circa) della mortalità per tutte le cause.
Nel 2013 è stato pubblicato su Nutrition Metabolism and Cardiovascular Disease ( Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2013 Jun;23(6):487-504) il Documento di Consenso italiano relativo agli effetti sulla salute di un moderato consumo di alcol (definito come 2-3 drink al giorno per gli uomini, e 1-2 drink per le donne); dai dati pubblicati, sottoscritti da diverse Società scientifiche nazionali, emergono risultati interessanti. E’ bene rimarcare che per “drink” si fa riferimento ad un bicchiere di vino di circa 150 ml, corrispondente a 12 gr di etanolo.
A livello vascolare gli studi concordano nell’evidenziare che il consumo moderato di alcol  si associa ad una minor incidenza (anche 20-30 % in meno) di eventi fatali cardiovascolari, infarti e ictus rispetto ai soggetti astemi o ai forti bevitori; il rischio maggiore sarebbe quindi associato con l’astinenza o con l’eccessiva assunzione. L’effetto protettivo del moderato consumo di alcol si evidenzia anche in soggetti diabetici ed ipertesi. Inoltre l’assunzione moderata di alcol aumenta i livelli plasmatici di HDL (il cosiddetto colesterolo buono), non aumenta la pressione arteriosa in soggetti ipertesi, e contribuisce al controllo dei markers infiammatori (PCR, IL-6 e TNF-alfa).
A livello metabolico è segnalata una riduzione (del 16% per gli uomini e del 25% per le donne) della prevalenza della Sindrome Metabolica nei soggetti moderati bevitori ed un miglioramento della sensibilità insulinica, così come a livello epatico sembra evidente una certa protezione nei confronti della steatoepatite non-alcolica.
Tra le altre evidenze si segnala una protezione verso le demenze e l’Alzheimer ed un miglioramento della densità ossea nelle donne in menopausa favorito da un meccanismo d’azione diretto a rallentare il riassorbimento osseo.
A livello oncologico la maggior parte delle forme tumorali non presenta correlazione con il consumo moderato di alcolici; è stato riportato solo un lieve incremento del rischio di carcinomi oro-faringei ed esofagei (anche se i dati in merito sono scarsi e tutti da verificare), mentre la correlazione con il carcinoma del fegato è nota solo per elevati consumi protratti per lungo tempo.
Si può dunque concludere, dai dati a disposizione, che un moderato consumo di alcol (in particolare da vino rosso, per l’alto contenuto in polifenoli altamente antiossidanti) in soggetti adulti sani può considerarsi un’abitudine accettabile ed in taluni casi anche protettiva.
 
 
Paolo Palmas

Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup Servizi