Dieta e calorie, elogio all’imperfezione
17 Luglio 2015Negli ultimi anni il dibattito scientifico sui programmi alimentari a calcolo calorico si è fatto sempre più acceso. L’uomo, dal punto di vista energetico, è una macchina che utilizza carburante (il cibo) per ottenere l’energia indispensabile a garantire la “vita biologica”; in questo senso il corpo umano segue le leggi della termodinamica, essendo un sistema in cui l’energia si trasforma passando da una forma ad un’altra.
Dal momento che le calorie e le Kilocalorie (1000 calorie) non sono però unità di misura specifiche del cibo, in quanto vengono utilizzate per ogni tipo di combustibile, dal carbone al petrolio, si rischia di considerare il nostro sistema biologico erroneamente come una semplice camera calorimetrica.
Nell’alimentazione calorie e kilocalorie sono utilizzate come misura del calore rilasciato dal cibo mentre viene ossidato; di conseguenza, seguendo la “logica energetica” della termodinamica, una Kcal di zucchine equivarrebbe ad una kcal di zucchero, mentre è noto a tutti che l’espressione biologica di questo apporto energetico è ben differente nei due casi.
Inoltre, dal punto di vista energetico, sia 1 grammo di carboidrati che 1 grammo di proteine sviluppano circa 4,2-4,3 kcal: se questa equivalenza oltre che “energeticamente” ineccepibile lo fosse anche “biologicamente”, mangiare 100 grammi di pasta o 100 grammi di carne sarebbe esattamente la stessa cosa, mentre così non è. Considerate come carburante le calorie hanno un ruolo quantitativo, ma dal punto di vista nutrizionale è dunque necessario ragionare in termini qualitativi.
Per questa ragione le diete a calcolo calorico che ipotizzano un fabbisogno giornaliero in funzione delle attività svolte, benché garantiscano un controllo energetico, non possono essere precise dal punto di vista biologico-nutrizionale.
Come da sempre sostiene Nutrigroup, la nutrizione moderna non può prescindere dalla valutazione individuale dei vari parametri biologici: costituzione, profilo biologico, assetto genetico, intolleranze alimentari, e valenza “nutrizionale” dei singoli cibi sono tutte variabili che rendono specifico e preciso un programma alimentare che si potrebbe definire “di segnale”, orientato alla longevità, alla salute ed al controllo del peso.
Paolo Palmas
Naturopata Nutrizionista, Resp. Nutrigroup